È il primo a dire ciò che tutti pensano..

Non c’è solo la sconfitta: Valentino Rossi ammette una paura che circola in tutto il Moto Gp.

Stoner ha vinto, Dovizioso e il Sic hanno completato il podio, Lorenzo ha sbagliato la gomma, Pedrosa è volato al terzo giro ma la notizia del giorno è lo “sfogo” di Valentino Rossi che per la prima volta ammette “Il paddock ha paura di Motegi”

È una brutta storia questa giapponese per una serie di motivi. Il primo è l’aspetto “umano”. La tragedia del terremoto e della centrale nucleare ha colpito, inutile dirlo, il mondo intero e parlare di paura, di boicottaggi, di rinuncia è, per forza di cose, molto ma molto difficile. Il secondo aspetto è quello della sicurezza. La situazione è ambigua: c’è chi dice sì, che si può correre senza alcun rischio, c’è chi dice no… e non dice niente! E proprio su questa considerazione entriamo nel terzo e più scottante aspetto: perché si espone solo il ducatista Valentino Rossi? Inutile nascondersi dietro un dito, ormai da settimane si parla di un clima di “terrore” nel paddock. I team giapponesi vogliono correre, i piloti dei team giapponesi vorrebbero magari mettersi in fila a Valentino Rossi ma, per forza di cose, se ne stanno in disparte. Troppo delicato il momento per potersi “sputtanare” per una giusta causa.

E così ad aprire, si spera, il dibattito tocca al Dottore. Valentino, forte della sua posizione in Ducati, a fine gara si sfoga e le parole non lasciano alcun dubbio: “Andare a correre in Giappone non è una cosa intelligente!” grida il campionissimo. Risposta di Lorenzo “Non so niente, nessuno mi ha detto niente e non parlo”. Risposte protagonisti Moto2 e classe 125: non pervenute. Pazzesco.

Non è un boicotaggio. Non è un dispetto al Giappone, anzi. Nessuno ce l’ha con il Giappone e Valentino Rossi lo chiarisce in una intervista alla Gazzetta dello Sport: “Non sono contrario ad andare in Giappone, ma allora perché non Suzuka? Motegi non mi pare una grande idea…”. Una domanda legittima questa di Rossi e che dovrebbe trovare risposta. Per adesso il Dottore è l’unico a dire la sua, gli altri “non sanno”.

Non possiamo che limitarci a riportare i fatti. Informare di quello che sta succedendo. Rossi afferma che il paddock ha paura. Il paddock , o grossa parte di questo, latita. Che fare? Il Giappone si avvicina, una decisione verrà presa. Forse. O il tutto si risolverà in un silenzio assenso. Pensando alla stagione 2012…

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